Il Tocati’ il Festival del Gioco Tradizionale e di Strada patrimonio dell’Unesco

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Il Tocatì il Festival del Gioco Tradizionale e di Strada patrimonio dell'Unesco

Il Comitato Intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio immateriale della Convenzione Unesco 2003, durante la XVI sessione in corso a Rabat, Marocco, ha riconosciuto il Tocatì, Festival del Gioco Tradizionale e di Strada, come un eccezionale e unico strumento di salvaguardia di una pluralità di giochi tradizionali e di manufatti ludici caratterizzati dalla sostenibilità, dal riciclo e dal riuso.  Per questo motivo quindi è stato inserito nel Registro delle buone pratiche di salvaguardia del patrimonio immateriale dell’umanità. 
L’Unesco, nell’iscrivere il Tocatì quale buona pratica per l’Umanità, si è complimentato con l’Italia, paese leader della candidatura, per aver sviluppato nel corso di tanti anni un percorso condiviso tra le comunità, l’Associazione dei Giochi Antichi, la comunità di Verona, la Regione Veneto, e le omologhe comunità di Belgio, Croazia, Cipro e Francia. L’Italia aveva presentato la candidatura nel 2020, assieme a Francia, Belgio, Croazia e Cipro.
La domanda, supportata dalla Regione Veneto, è stata sviluppata da un gruppo di antropologi dell’Associazione SIMBDEA, che si occupa di studiare e promuovere beni demoetnoantropologici, musei e patrimonio culturale materiale e immateriale.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato che: “davanti ad un mondo globalizzato con tempi frenetici, il Festival Veneto di giochi antichi è espressione di un patrimonio vivente e di una dimensione ludica con una forte connotazione tradizionale.
Zaia ha anche aggiunto: “il Tocatì è la simbiosi tra storia e gioco, e per il Veneto è una ricchezza di conoscenza, al pari di luoghi, monumenti e paesaggi, testimonianza della diversità culturale che è anche bandiera del territorio grazie all’impegno di una grande comunità”.

Secondo il Segretario della Convenzione Unesco il patrimonio culturale immateriale, o “patrimonio vivente”, viene ereditato dai nostri antenati e trasmesso ai nostri discendenti. Comprende tradizioni orali, arti dello spettacolo, pratiche sociali, rituali ed eventi festivi, conoscenze e pratiche riguardanti la natura dell’universo, nonché know-how e abilità artigianali. Viene continuamente ricreato mentre viene trasmesso di generazione in generazione e si evolve in risposta all’evoluzione del nostro ambiente. “Per essere definita come patrimonio culturale immateriale, una pratica culturale deve essere dinamica. Una cosa viva e respirante trasmessa di generazione in generazione e costantemente ricreata per adattarsi alle condizioni sociali e ambientali in evoluzione. Deve inoltre essere importante per la vita delle persone”.

Ma cos’è il Tocatì? Il Tocatì è il più grande Festival del mondo dei giochi tradizionali e di strada. La manifestazione nata nel 2003 per valorizzare questo tipo di attività, ha avuto anche il merito di portare Verona sulla scena nazionale su questo specifico tema.
Il Tocatì è stato ideato dall’Associazione Giochi Antichi, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona e gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Veneto e della Provincia di Verona.
Oltre al numerosissimo pubblico, i protagonisti della manifestazione sono da sempre i giocatori, che arrivano da ogni luogo d’Italia e d’Europa per riempire le piazze ed i vicoli con le loro tradizioni. Rapidamente il Festival è diventato un vero e proprio punto di riferimento non solo per il mantenimento delle tradizioni, ma anche per lo studio e ricerca sul tema del gioco. In seguito da Festival nazionale è diventato internazionale e conosciuto in tutto il mondo. Ogni anno, infatti vi partecipano squadre di Paesi europei ed extra europei, portando colore, musica, cibo e tanta storia nella magica cornice di Verona.

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