I Giochi Dimenticati per la crescita dei bambini

I Giochi Dimenticati per la crescita dei bambini

Negli ultimi dieci anni l’infanzia ha attraversato una trasformazione profonda. Le ore trascorse all’aperto, tra gioco libero, amicizie spontanee e piccole avventure, sono state progressivamente sostituite dal tempo trascorso davanti a smartphone, tablet e social network.

Questa transizione – dalla “infanzia fondata sul gioco” alla “infanzia fondata sul telefono” – non è solo un cambiamento di stile di vita: è un cambiamento biologico, psicologico e culturale che incide sullo sviluppo del cervello.

Riscoprire i Giochi Dimenticati significa restituire ai bambini esperienze concrete per cui la mente umana si è evoluta.

festa di piazza
giochi di legno
catapulta gigante

Il gioco libero: il motore naturale dello sviluppo

Gli scienziati concordano: giocare è il lavoro dell’infanzia.
Tutti i giovani mammiferi – cuccioli di ratto, scimmie, esseri umani – hanno un impulso biologico a giocare, perché il gioco:
– configura i circuiti cerebrali;
– sviluppa abilità motorie e cognitive;
– rafforza le competenze sociali;
– modella la regolazione emotiva;

Il cervello impara attraverso esperienze ripetute, reali e a basso rischio.
Ecco perché un gioco di corsa, una lotta amichevole o una negoziazione su chi sale per primo sull’altalena sono attività evolutivamente essenziali.

Cosa costruisce il gioco

– coordinazione e agilità;
– capacità di risolvere conflitti;
– lettura delle emozioni degli altri;
– abilità comunicative sottili;
– decisioni condivise e accettazione delle regole;
– resilienza emotiva;

Quando il gioco è spontaneo e non diretto dagli adulti, diventa un laboratorio naturale in cui sbagliare è normale e innocuo, e ogni errore genera apprendimento immediato.

gioco libero

L’effetto sostitutivo degli schermi: perché oggi i bambini giocano meno

L’avvento di smartphone e social network ha sottratto ai bambini una quantità crescente di tempo da dedicare ad attività reali.
Oggi molti adolescenti:
– vivono interazioni asincrone (messaggi, commenti);
– trascorrono ore in solitaria su feed infiniti;
– si confrontano continuamente con standard irraggiungibili;
– sviluppano un rapporto performativo con la propria immagine;

Il rischio non è solo il contenuto, ma la perdita dell’esperienza reale.

Gli smartphone diventano “inibitori di esperienze”: aprono opportunità digitali ma chiudono quelle corporee, sociali e spontanee per cui il cervello si è evoluto.

Dal 2010 in poi, i dati internazionali mostrano:
– drastico calo degli incontri faccia a faccia;
– aumento della solitudine;
– crescita significativa dei livelli di ansia e depressione;

La “Generazione Z” è la prima ad aver attraversato la pubertà con uno smartphone in mano – e i risultati si vedono.

Sintonizzazione: la scienza del legame umano

Gli esseri umani comunicano soprattutto attraverso il corpo: sguardi, espressioni, movimenti sincronizzati, voce, ritmo.

La sintonizzazione – quella danza naturale fatta di turni, risposte immediate, imitazioni – è essenziale perché costruisce:
– autoregolazione emotiva;
– empatia;
– capacità di collaborare;
– fiducia reciproca;

Fin dai primi mesi i bambini imparano a rispondere ai sorrisi e ai gesti degli adulti.
Crescendo, trovano la stessa sincronia nei giochi condivisi:
– saltare la corda insieme;
– battere le mani a ritmo;
– cantare filastrocche;
– rincorrersi e fermarsi allo stesso tempo;

Queste esperienze scatenano ciò che il sociologo Durkheim chiamava “elettricità sociale”: un senso di appartenenza profondo.

Il problema:

Gli smartphone – nelle mani di adulti e bambini – interrompono proprio queste interazioni. Le relazioni diventano frammentate, senza ritmo, senza corpo, senza sincronia.

Risultato: più isolamento, meno capacità relazionali, più difficoltà emotive.

giochi per compleanni

Come i social reindirizzano l’apprendimento dei bambini

Gli esseri umani imparano soprattutto imitando:
– ciò che fa la maggioranza (bias di conformità);
– chi appare prestigioso (bias del prestigio);

Nei social questi meccanismi vengono amplificati:
– i bambini scorrono migliaia di modelli in pochi minuti;
– ogni post mostra un numero di like che indica “cosa è approvato”;
– chi ha molti follower appare automaticamente prestigioso;

Il problema è che il prestigio non è più legato a competenza reale, ma a visibilità.
I bambini modellano il loro comportamento su influencer che non rappresentano figure educative solide.

Questo porta a:
– identità fragili;
– confronto sociale continuo;
– emulazione di modelli disfunzionali;
– distacco dalla cultura familiare e dalla comunità;

I periodi sensibili: la finestra più vulnerabile dell’infanzia

Il cervello umano non cresce in modo lineare: attraversa periodi sensibili, momenti in cui è particolarmente ricettivo agli stimoli culturali.

Per il linguaggio, questa finestra si chiude con la pubertà. Per la cultura, gli studi indicano un’età cruciale: 9–15 anni.

È in questi anni che i bambini:
– costruiscono l’identità;
– assorbono i modelli sociali;
– definiscono cosa è desiderabile;
– imparano come relazionarsi;

Purtroppo è esattamente in questa età che ricevono il primo smartphone.

Studi recenti dimostrano che:
– l’uso intensivo dei social tra gli 11 e i 15 anni è associato a peggioramento della salute mentale l’anno successivo;
– le ragazze risultano più vulnerabili tra 11–13 anni;
– i ragazzi tra 14–15 anni.

Conclusione: l’età minima attuale di 13 anni per i social è troppo bassa.

I Giochi Dimenticati come risposta moderna a un problema moderno

In questo scenario, i Giochi Dimenticati rappresentano una soluzione concreta, naturale e profondamente efficace.

✔ Ciò che restituiscono ai bambini:
– movimento reale;
– contatto umano;
– cooperazione e competizione sana;
– creatività e immaginazione;
– gestione dei conflitti spontanea;
– costruzione di fiducia attraverso la sincronia;
– resilienza fisica ed emotiva;
– radicamento nella cultura locale e nelle relazioni;

I giochi in legno, semplici e robusti, offrono un ambiente ideale per ritrovare ciò che la tecnologia ha reso raro: un’infanzia completa, ricca di esperienze vere.

feste di compleanno

Conclusione: restituire esperienza, restituire infanzia

Il gioco non è un lusso, è un’esigenza biologica. Quando viene sostituito dal digitale, i bambini perdono una parte fondamentale del loro percorso evolutivo.

I Giochi Dimenticati non sono nostalgia.
Sono strumenti moderni per sostenere lo sviluppo di competenze antiche e necessarie:
– equilibrio;
– relazione;
– creatività;
– autonomia;
– collaborazione;
– identità;

Rimettere i bambini al centro dell’esperienza, e non dello schermo, significa dare loro ciò che serve per diventare adulti più sicuri, resilienti e felici.

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